Se diamo un’occhiata alla sua definizione di massima online troviamo che il suo obiettivo è quello “di far dialogare impianti diversi tra di loro allo scopo di creare una nuova struttura funzionale che possa utilizzare sinergicamente le potenzialità degli impianti d'origine”.
Di cosa si tratta? Del System Integrator, un assemblatore, esecutivo, che lavora perlopiù per conto del produttore di tecnologie.
Ma se l’attualità degli ultimi due anni ha portato a un’evoluzione nelle modalità di lavoro, alla necessità di adeguarsi a questo anche con Change Management e Formazione, non dovremmo anche forse ripensare a una conseguente attualizzazione dei termini e del linguaggio?
Ne parla Stefano Lombardi, Marketing Director Npo Sistemi.
Come è cambiato il ruolo del System Integrator?
Il ruolo del System Integrator si è evoluto, avvicinandosi ancora di più al Cliente e alle sue esigenze.
L’attualità di questi due anni ha cambiato però molto la sua definizione e la spinta verso la digitalizzazione ha investito di nuovo valore anche i System Integrator.
Il ruolo di un System Integrator è sempre di più quello di abilitare l’Innovazione, ancora più distante da quella definizione di Wikipedia con cui peraltro non mi ci sono mai ritrovato. Una distanza grande al punto di portare anche ad un nuovo modo di chiamarlo questo ruolo, per cui oggi sarebbe forse più giusto parlare di Innovation Provider. Un partner capace di ascoltare, per accogliere prima di tutto le esigenze dei Clienti, e poi di analizzarle e risolverle attraverso la migliore soluzione tecnologica.
In questo scenario, gli Innovation Provider diventano quindi fondamentali per abilitare i progetti di Digital Transformation, dando voce alla tecnologia e introducendo cambiamenti organizzativi e sociali che rendano questa evoluzione sostanziale. Perché alla base di ogni processo di trasformazione ci sono le persone, si parla infatti di People Transformation.
Ecco, per abilitare la Digital Transformation serve aiutare le persone, attraverso formazione, Change Management e cambi di prospettiva.
Quale dovrebbe essere il ruolo dell’Innovation Provider?
Il ruolo dell’Innovation Provider è quello di consigliare alle aziende il ritmo corretto del Cambiamento, veloce sì, ma mai repentino. Servono formazione, sviluppo di nuove soft skill come la reattività, per esempio, la risposta all’azione. Per svilupparla e valorizzarne le potenzialità è necessario prima di tutto imparare ad identificare le priorità. Compito dell’Innovation Provider è anche quello di affiancare il Clienti a identificare priorità ed esigenze, perché spesso a emergere è solo una criticità, non il contesto e l’esigenza di base.
Come lo fa Npo Sistemi?
Promuovendo un ascolto attivo del Cliente, un’attività di consulenza che parte da un’analisi per individuare quello che c’è già in azienda e riconoscere così lo scopo del Cliente. L’Innovation Provider dovrebbe partire proprio dalla mission e dalla vision del Cliente e andare in profondità orientato da quelli. Insomma, una profondità di approccio che si allontana di molto dalla genericità della definizione di Wikipedia.
E poi, una volta identificate le esigenze, l’approccio si declina attraverso la scelta delle migliori tecnologie, per valorizzare servizi e infrastrutture già presenti e progettare una soluzione su misura per il Cliente.
L’approccio di Npo Sistemi per abilitare la Digital Transformation ha proprio l’obiettivo di rendere gli utenti produttivi, sempre, ovunque, di rendere i processi smart e fornire strumenti adeguati, flessibili, che semplifichino il lavoro.
Per questo Npo Sistemi ha un’area dedicata all’Innovation & Strategy, perché l’Innovazione fa parte del nostro DNA, ne siamo portavoce e abilitatori, insomma, un vero Innovation Provider.
