IL PUNTO DI VISTA_Intervista Simone Marcomini, Business Development Manager in HPE Aruba Networking

28 April 2023
IL PUNTO DI VISTA_Intervista Simone Marcomini, Business Development Manager in HPE Aruba Networking

Conoscere il mercato e i suoi nuovi trend in anticipo. Ma non solo. Conoscerlo e analizzarlo attraverso la voce di esperti del settore, opinion leader capaci di offrire spunti di riflessione e uno sguardo alto sul mondo IT.

È questo l’obiettivo de “Il punto di vista di”: una serie di interviste, ed eventi, che hanno l’obiettivo di diffondere la Cultura Digitale e promuovere l’Innovazione e il Cambiamento in azienda.

Si tratta di momenti contributivi con un format agile - cinque domande - per conoscere l’Innovazione e guardarla attraverso lo sguardo di chi la detta.

Negli ultimi due anni, infatti, la tecnologia è passata da abilitatore a vero protagonista del Cambiamento, ecco perché, in questo nuovo scenario, occorre anche adeguare lo stile e l’approccio dei contenuti dedicati.

La nuova voce d’eccezione è Simone Marcomini, Business Development Manager in HPE Aruba Networking.

Chi sei, cosa fai e tre aggettivi per descriverti.

Sono Simone Marcomini, Business Development Manager in HPE Aruba Networking: mi occupo dello sviluppo commerciale del portfolio SASE (Secure Access Service Edge)/Security, sono temi più che mai attuali oggi, nel nuovo scenario della Digital Transformation.

Se dovessi scegliere tre aggettivi direi estremamente curioso, tenace ed appassionato. Ho la fortuna di lavorare in un settore in cui l’evoluzione tecnologica e l’interazione costante con un ecosistema di Partner e Clienti mi permettono di soddisfare ed esprimere al meglio, quotidianamente, queste tre caratteristiche.

Come è cambiata la Digital Transformation? 

Alla base della Trasformazione Digitale c'è la digitalizzazione delle informazioni, ovvero la creazione di un dato digitale che deve essere funzionale ad uno scopo. 

Dividerei sostanzialmente la Digital Transformation in due segmenti: la creazione di un dato digitale, o la conversione di un dato non digitale in digitale, e la sua successiva interpretazione ed elaborazione.

Se riavvolgiamo il nastro a 20-25 anni fa, e parliamo di archiviazione ottica, il processo di Trasformazione Digitale inizia con semplici scanner che acquisiscono fogli di carta stampati alla velocità di 100-200 pagine al minuto, creando file non editabili, ma di più facile conservazione. Lo scopo della Digital Transformation in questa fase era quello di avere una copia del dato, in posto diverso, senza raddoppiare lo spazio fisico a disposizione per lo stoccaggio.

Successivamente è nata l'esigenza di rendere quel dato acquisito modificabile: essendo già un dato digitale, si è lavorato sulla realizzazione di un programma software che ne rendesse possibile la modifica o l'elaborazione. 

Da questo esempio diventa quindi esplicito che, quando il dato viene digitalizzato o creato digitalmente, il processo di Trasformazione Digitale diventa puramente applicativo e di scopo. 

Ecco, oggi quel dato può, o meglio deve, essere in più posti contemporaneamente e poter essere utilizzato dovunque, in qualsiasi momento e da molteplici tipologie di dispositivi.

Il trasporto e l’accesso sicuro a quel dato diventano quindi importanti tanto quanto il dato stesso, ecco perché anche il nostro portfolio è in continua evoluzione, partendo dalle piattaforme HW di ultima generazione ed aggiungendo componenti di Machine Learning, Intelligenza Artificiale e Sicurezza a favore del dato e del suo utilizzatore.

L’affermarsi del Cloud Computing ha influenzato molto la Trasformazione Digitale e proprio questa tendenza ha creato nuove necessità relativamente alla sicurezza ed al trasporto del dato, queste necessità oggi confluiscono nell’ambito SASE, ovvero SD-WAN ed Secure Service Edge.

Questo per dire davvero che la Digital Transformation è un processo in continua evoluzione, cambia continuamente ed è difficile prevedere in che direzione specifica: in questi ultimi mesi si iniziano a vedere applicazioni di Intelligenza Artificiale 4.0 in campo industriale e bio-medicale, prevedere come evolverà anche solo fra un anno è molto difficile, così come la tecnologia a supporto.

Cosa significa oggi fare Innovazione?

Dal mio punto di vista fare innovazione significa introdurre nuove idee che apportino miglioramenti significativi rispetto a quelli esistenti. 

Innovazione significa inevitabilmente crescita economica e culturale, che permette alle imprese di differenziarsi sul piano della competitività e in prospettiva, di un miglioramento della qualità della vita delle persone! 

Il ruolo dell’innovazione è anche quello di trovare soluzioni a problemi oggettivi, complessi e reali: questa grande responsabilità è condivisa tra la ricerca accademica e la ricerca fatta nel settore privato che talvolta riesce ad essere più veloce ed efficace nel portare innovazione sul mercato e di conseguenza a beneficio della collettività.

Ecco perché HPE Aruba Networking, ad esempio, investe costantemente in ricerca e sviluppo per ottenere tecnologia a servizio del mercato e delle necessità dei clienti che semplificano la gestione della rete elevando il livello di sicurezza.

Qual è, in questo scenario, il ruolo della tecnologia?

Il ruolo della tecnologia è centrale e polivalente. 

La tecnologia evolve quotidianamente, evolvendo fornisce nuovi strumenti, modelli o processi che permettono, in campi diversi da quello strettamente tecnologico, di innovare e abilitare il cambiamento.

Dalla spinta dei diversi campi di applicazione arriva, di rimando, una richiesta di evoluzione della tecnologia in tempi rapidissimi, quasi istantanei. Direi che è un fenomeno auto-alimentante che ci spinge costantemente all’evoluzione tecnologica in tempi sempre più stretti. 

La Digital Transformation ha creato, ad esempio, un nuovo paradigma in ambito IT e quindi nella gestione del dato digitale:

  • Server e Storage e sistemi di backup altamente performanti che possano scalare all'aumento del volume di dati, anche solo per brevi periodi
  • Il Cloud Computing, il SaaS, lo IaaS ed il PaaS
  • Reti locali sempre più segmentate ed intelligenti, che sanno adattarsi automaticamente alle necessità di business e che rendono sicuro il trasporto locale
  • Reti geografiche sempre più performanti e complesse, con un volume di dati transitanti in costante crescita che devono essere protetti 
  • Il ruolo centrico della Cyber Security che, oltre a proteggere il perimetro locale, deve seguire il dato ovunque, dalla creazione al suo "stoccaggio" considerando anche il suo utilizzo prospettico o futuro.
  • Un livello applicativo flessibile ed altamente personalizzabile per valorizzare al massimo i dati che si generano oggi e quelli prodotti in futuro. 
Secondo te qual è l’innovazione tecnologica più disruptive di sempre?

Internet è la risposta più ovvia per la mia generazione! Non dimentichiamoci però che Internet, così come tutta la tecnologia che oggi ci circonda, dipende da un'invenzione ancora più disruptive, che spesso viene sottovalutata, ovvero il Microprocessore di Federico Faggin. Ho avuto modo di approfondire un po' la sua storia grazie alle sue pubblicazioni ed in particolare mi ha colpito "Silicio. Dall'invenzione del microprocessore alla nuova scienza della consapevolezza", è sicuramente un'interessante lettura di chi ha contribuito in maniera diretta a cambiare il mondo tecnologico e non solo.

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