ORCHESTRATION NEL CLOUD: di cosa si tratta?

25 marzo 2020
ORCHESTRATION NEL CLOUD: di cosa si tratta?
È la tecnologia che gestisce le interazioni tra infrastrutture Private o Public.

L'Orchestration o orchestrazione, per chi si occupa di Cloud Strategy è uno dei temi da guardare con maggiore interesse. Per gli altri però il solo nome, oltre ad essere associato alla musica, poco trasmette.

Ecco perché può essere utile qui fissare il concetto prima e i principali benefici poi, così da comprenderne appieno il valore.

Per Orchestration, in ambito Hybrid Cloud, si considera la tecnologia che aiuta a gestire le interazioni tra infrastrutture Private o Public, così da automatizzare ogni flusso e processo. Generalmente l’orchestrazione viene utilizzata per:

  • eseguire il provisioning
  • distribuire o avviare i server
  • acquisire e assegnare capacità di archiviazione
  • gestire le reti
  • creare macchine virtuali
  • ottenere l'accesso a software specifici sui servizi cloud

Questa la sua definizione di massima e le principali ragioni di utilizzo.

Una volta formalizzati questi, si comprendono, di conseguenza, anche i benefici che agiscono su più livelli.

Primo fra tutti quello di accelerare l’erogazione degli integration services: utilizzando un unico tool il risultato è infatti quello di una semplificazione dei processi, una riduzione degli eccessi e di conseguenza dei costi.

Accanto a questo un miglioramento anche dell’efficacia delle interazioni che risultano anche più semplici nella visualizzazione proprio per l’unicità e intuitività del tool. Proprio la semplificazione infatti consente anche una maggiore “democratizzazione” dello strumento, leggibile così da più utenti (dalle interpretazioni delle dashboard all’utilizzo di API, o web services, già integrate).

L’orchestrazione insomma automatizza la gestione, il coordinamento e l'organizzazione di complicati sistemi informatici, servizi e middleware. Automatizzando ogni processo agisce infine anche sulla riduzione del coinvolgimento del personale, permettendo poi di eliminare potenziali errori nel provisioning, nella scalabilità o in altri processi cloud.

Per questo, la scelta di Npo, è quella di offrire ai Clienti un framework intuitivo, con funzionalità self-service e una gestione unificata che accelera il provisioning delle risorse, che consenta agli utenti finali di tenere traccia dei costi effettivi e stimati dell'utilizzo delle risorse per gestirle al meglio.

Perché “Fare orchestration” significa non dover ricorrere a differenti tool per gestire contemporaneamente differenti cloud, arrivando a dialogare con differenti servizi.

Da qui la scelta del nome, dal vago sapore musicale, ma in questo senso molto efficace, perché si tratta anche qui di dirigere o meglio guidare non tanto differenti strumenti musicali quando sistemi informatici. Se differenti sono i protagonisti però l’obiettivo è lo stesso, realizzare una sinfonia unica, efficace e armoniosa.

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