La sfida del Digital workspace mobile
Essere connessi sempre e ovunque e avere l'ufficio in tasca.
E' questa la sfida di molte delle aziende italiane oggi, per farlo bisogna innanzitutto mettere in connessione i singoli utenti con i dataset per facilitare l’accesso ad essi. Dare ad un apparecchio telefonico le stesse potenzialità di un pc è la vera frontiera del Digital workspace mobile.
Che si tratti di Android o del sistema operativo di Apple (iOS), le dotazioni fornite nei vari business sono altamente performanti e danno la possibilità di concretizzare il Digital workspace mobile . Un processo che deve avvenire ovviamente in totale sicurezza, come dimostra la collaborazione tra NPO e VMware che propongono piattaforme di device management e cercando sempre di intercettare, e soddisfare, le esigenze dei propri clienti, dovunque essi si trovino.
Tra le sfide più importanti in questo senso, da una parte quella di proteggere al meglio il proprio ufficio in tasca, e dall'altra quella di individuare le tecnologie più adatte per massimizzare la produttività aziendale.
Una missione possibile grazie a strumenti di virtualizzazione e a Workspace One, un servizio che, tramite tecniche di intelligenza artificiale, permette, a chi ne usufruisce, di gestire il proprio dispositivo persino dalla spiaggia, potendo contare comunque su un ambiente protetto.
Scopri di cosa si tratta nella seconda intervista di Marco Lorusso, giornalista, blogger ed esperto di informatica, ad Alessandro Fossati, Head of Digital Workplace Services di Npo Sistemi.
